Secondo Mark Zuckerberg gli occhiali con AI integrata sono il futuro
Aggiornato il 31 Luglio 2025di Marco Ponteprino
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Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Meta, ha recentemente ribadito la sua profonda convinzione che gli occhiali smart rappresenteranno il futuro dell’interazione tra utenti e intelligenza artificiale.
Nel contesto della call di presentazione dei risultati finanziari del secondo trimestre 2025, Zuckerberg ha dichiarato agli investitori che, nei prossimi anni, chi non utilizzerà tali dispositivi rischierà di trovarsi in netto svantaggio cognitivo rispetto agli altri utenti.
Nel suo discorso ha affermato: “Continuo a pensare che gli occhiali siano sostanzialmente il fattore di forma ideale per l’AI, perché consentono all’Intelligenza Artificiale di vedere ciò che vediamo, ascoltare ciò che sentiamo e parlarci durante tutta la giornata”.
Lo stesso Zuckerberg ha poi sottolineando come l’integrazione di un display aumenterà ulteriormente il valore di questi dispositivi. Il riferimento sembra essere indirizzato verso i futuri occhiali Orion AR di Meta, che offriranno un campo visivo olografico. Di fatto, questi accessori wearable, potrebbero diventare di uso comune tanto nel contesto professionale tanto nella vita quotidiana.
Negli ultimi anni, l'azienda ha investito enormi risorse nella divisione Reality Labs, responsabile proprio dello sviluppo di dispositivi di realtà aumentata e virtuale. Due prodotti di punta sono già disponibili: i Ray-Ban Meta e i più recenti Oakley Meta.
Gli occhiali smart sono un settore in forte crescita
Già oggi, gli occhiali intelligenti Meta permettono di ascoltare musica, scattare foto e video, nonché rivolgere domande a Meta AI anche su ciò che si sta osservando in tempo reale.
Questi wearable hanno riscosso un successo ben al di sopra delle aspettative: EssilorLuxottica, colosso mondiale dell’occhialeria partner di Meta, ha comunicato che i ricavi dei Ray-Ban Meta sono più che triplicati nel primo semestre 2025 rispetto all’anno precedente. Gli stessi sono arrivati a sostenere una crescita delle vendite totali del gruppo del 7,3%.
Secondo il CEO di Meta, il vantaggio competitivo deriverebbe dalla possibilità di fondere in tempo reale il mondo fisico e digitale. L'AI, interagendo costantemente con l’ambiente che circonda l'indossatore tramite video, audio e display integrati, può ottenere un gran numero di dati.
La “Metaverse vision” di Zuckerberg, ossia una realtà aumentata fortemente potenziata dall’AI, rappresenta l’obiettivo strategico di Reality Labs, nonostante i costi ancora elevatissimi: nel solo secondo trimestre 2025, il reparto ha registrato una perdita operativa di 4,53 miliardi di dollari.
Dal 2020, la divisione ha accumulato perdite che sfiorano i 70 miliardi di dollari, ma Meta continua a difendere l’investimento come una fondamentale scommessa sul futuro.
Le perdite non sono però l'unico ostacolo per la compagnia, visto il numero (e la potenza economica) dei competitor.
OpenAI, ad esempio, ha finalizzato a luglio 2025 l’acquisizione della startup io Products, fondata dall’ex chief designer di Apple Jony Ive, per un valore di 6,5 miliardi di dollari. La stessa azienda di Cupertino, ha dato evidenti segnali di credere in questo settore.
L'intenzione di entrare nella nicchia dei wearable con AI integrata, appare dunque chiara. Anche altri brand tentano strade alternative agli occhiali smart, come pin AI o pendenti smart, con proposte più o meno convincenti da parte di Humane, Limitless e Friend.
Nel frattempo, la sinergia tra Meta e EssilorLuxottica sembra destinata a proseguire, con una gamma di prodotti destinata ad allargarsi nei prossimi anni. Non solo: si parla con sempre maggiore insistenza di una potenziale collaborazione tra la compagnia di Zuckerberg e Prada, per il possibile lancio di prodotti di alto profilo.