Perché Lenovo sta facendo scorta di RAM?
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di Marco Ponteprino
Lenovo ha confermato di stare accumulando scorte di memoria RAM e altri componenti.
Questa mossa conservativa, a quanto pare, è legata a una catena di approvvigionamento che si sta stringendo a causa della crescente domanda legata all'Intelligenza Artificiale.
Secondo i dati diffusi, la compagnia ha aumentato le proprie scorte di RAM del 50%, in previsione di eventuali future carenze. Questa strategia è una risposta diretta al boom nella costruzione di data center AI e all’aumento dei prezzi di produzione che stanno interessando l'intero mercato dell'elettronica di consumo.
Lenovo punta a evitare di trasferire questi maggiori costi ai consumatori nel trimestre corrente, mantenendo invece una crescita solida delle vendite, come dichiarato dal direttore finanziario Winston Cheng.
L'azienda ha siglato contratti a lungo termine per garantire forniture sufficienti per tutto il 2026 ed è pronta a bilanciare prezzo e disponibilità nel corso dei prossimi mesi.
Lenovo accumula RAM: aumenti di prezzi in vista?
L’aumento vertiginoso della domanda di chip per server AI ha portato i principali produttori di semiconduttori come Samsung e SK Hynix a concentrare la produzione su memorie ad alta larghezza di banda HBM (High-Bandwidth Memory) per data center, riducendo la disponibilità di memorie tradizionali usate in PC, smartphone e dispositivi simili.
Questo spostamento ha fatto lievitare i prezzi globali della memoria negli ultimi mesi, con ripercussioni su molti produttori. Lenovo, posizionandosi strategicamente con un ampio magazzino, mira a preservare la stabilità della catena di approvvigionamento e a mantenere prezzi accessibili per i suoi dispositivi, con particolare attenzione per il segmento laptop business, molto importante per la compagnia.
Secondo gli esperti, la scarsità di memorie tradizionali, come i chip LPDDR4, continuerà a persistere fino almeno alla fine del 2026, a causa della priorità data all'evoluzione delle memorie HBM per le infrastrutture AI.
Lenovo e altri grandi nomi del settore tecnologico, tra cui Xiaomi, hanno già avvertito che l’aumento dei costi potrebbe portare a un rincaro dei prodotti consumer nel futuro prossimo, ma cercano di attenuare le ripercussioni per gli utenti finali mantenendo sotto controllo i prezzi nel breve termine.