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Igiene del gatto, come prendersene cura

gatto arancione in primo piano
Acqua o non acqua? Come e quando pulire il proprio amico a quattro zampe? I consigli dell'esperta

I gatti sono degli animali puliti per natura. Quante volte li vediamo assumere insolite posizione, intenti nel rituale di pulizia? Non sempre però il fai da te è sufficiente. A volte i nostri amici hanno bisogno di una mano. L’igiene del gatto è importante, sia per salvaguardare il suo benessere che preservare la bellezza del pelo. In quali casi dunque è opportuno lavarlo? “I gatti sono in genere animali che gestiscono autonomamente la propria pulizia. Più spesso si tende a toelettare, quindi lavare e slanare i gatti a pelo lungo che fanno molta muta e accumulano nodi che, a lungo andare, si infeltriscono e non  riescono più a rimuovere da soli. In generale i gatti vengono lavati principalmente per aiutare la rimozione del pelo di muta, in altri casi per risolvere problemi di dermatiti o parassiti”, spiega Samantha Milesi, toelettatrice professionista di ProntoPro. Anche gli amici a quattro zampe possono avere la loro spa in casa: ve ne abbiamo parlato in questo articolo.

Gatti a pelo corto vs gatti a pelo lungo

Se i gatti a pelo corto, non avendo problemi di formazione di nodi, sono più facili da gestire per quel che concerne la toeletta, i gatti a pelo lungo hanno bisogno di qualche attenzione in più: “Hanno spesso bisogno di essere toelettati in quanto il sottopelo, soggetto a muta, deve essere rimosso completamente per evitare nodi e possibili disagi della pelle. Quindi vengono lavati e, nell’asciugatura sotto al phon, vengono completamente cardati facilitando la perdita del pelo di muta, o successivamente snodati in modo da rimuovere eventuali feltri che si creano se il gatto non viene spazzolato regolarmente. È sempre meglio cercare di evitare di doverli tosare”, sottolinea l’esperta.

 

In cosa consiste, nello specifico, il rituale di pulizia? “La procedura parte dal taglio delle unghie, per evitare anche graffi durante il trattamento. Il gatto viene bagnato con acqua tiepida e successivamente lavato con un buono shampoo pulente. Diversamente dai cani, non si usa spesso il balsamo (che si utilizza su peli secchi tendenti al crespo) perché di norma, da una ghiandola presente nella coda, i gatti secernono una sostanza che unge il pelo (per renderlo idrofobo e protettivo). Successivamente si tamponano con una salvietta e, messi sotto al phon, si asciugano completamente mentre vengono spazzolati con cura. È una procedura che i felini accettano volentieri, perché li rilassa. In ultimo si asciuga con cura l’interno delle orecchie con del cotone idrofilo per evitare che l’umidità causi otiti”, rivela la toelettatrice.

Shampoo per gatti: come fare la scelta giusta

I gatti però non sempre amano l’acqua. O meglio si divertono a giocarci, a bere dal lavandino o dal bidet, ma immergersi nella vasca è un altro paio di maniche. A volte l’impresa può rivelarsi ardua se non addirittura fallimentare e si rischia di inseguire, invano, il proprio micio per tutta casa. In tali casi è necessario ricorrere al piano b, lo shampoo a secco. “Come per i capelli umani, lo shampoo a secco aiuta semplicemente a rimuovere il sebo in eccesso. Si può utilizzare per gatti che non si lasciano gestire serenamente durante il bagno e con pelo particolarmente unto. Un sostituito di questoprodotto  potrebbe essere la fecola di patate (che in realtà è anche una componente di molti di questi shampoo) che ammorbidisce il pelo, assorbe il grasso e igienizza anche la zona dei genitali. Basta metterne una spolverata sulla spazzola che si usa regolarmente e passarla nel pelo”, suggerisce Samantha Milesi.

 

Attenzione alla scelta dello shampoo. “Consiglio di utilizzare sempre prodotti senza parabeni, siliconi o solfati, indicati specificatamente per i gatti. È bene evitare sostanze chimiche che rimangono sul pelo. Di norma è sufficiente uno shampoo pulente e sgrassante. Mai utilizzare spray sciogli nodi, dato che i gatti, abituati a leccarsi, rischiano di ingerire gli ingredienti raramente naturali e innocui per gli animali. In caso di dermatiti o problemi della pelle, occorre sempre consultare il veterinario per avere consigli riguardo prodotti adeguati per aiutare a risolvere i problemi specifici”, conclude l’esperta. Ecco qualche prodotto utile da usare in casa per prendersi cura dell’igiene del gatto.

In questo articolo, invece, vi abbiamo parlato della pulizia di Fido mentre qui vi abbiamo suggerito qualche forbice da toelettatura.

Shampoo delicato per un pelo soffice e lucido

Questo shampoo specifico per gatti, grazie alla sua particolare formula molto delicata nutre, ammorbidisce e protegge il pelo del proprio micio mantenendolo lucido e setoso. Ne basta molto poco e si risciacqua velocemente: ha inoltre un profumo gradevole, facilita la pettinatura e riduce l’elettricità statica durante la spazzolatura.

Shampoo secco in mousse con estratti di calendula e malva

Lo shampoo secco in mousse proposto da Natural Derma Pet, a base di estratti di calendula e malva dagli effetti lenitivi e rinfrescanti, permette di lavare e rinfrescare il pelo del proprio gatto lasciandolo morbido, pulito e delicatamente profumato. Non necessita risciacquo. Molto comodo e pratico l’erogatore.

Shampoo ipoallergenico con burro di karitè

Questo shampoo è indicato nei cani e nei gatti che hanno una cute molto delicata con desquamazioni, o che soffrono di allergie o irritazioni della cute. Riesce ad aumentare l'idratazione della cute rendendo il mantello lucido e morbido. 

Altri suggerimenti:

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