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Come scegliere il ciuccio per il neonato

neonato dorme con ciuccio in bocca
La scelta del ciuccio incide profondamente sul benessere del neonato, quindi, vediamo insieme come non sbagliare e quali regole seguire.

Il ciuccio è uno strumento di importanza fondamentale nella prima fase di vita del neonato, ma occorre fare molta attenzione sia a quale si sceglie, sia a come lo si usa. Infatti, il succhietto (questo è il nome tecnico), risponde all’istinto naturale del bambino alla suzione e favorisce la serenità e tranquillità del piccolo. Tuttavia, può diventare alienante, creare problemi per l’allattamento e diventare una forma di dipendenza. Dunque, è necessario sapere quali regole rispettare per trarre tutti i benefici che offre, senza cadere in facili errori. Ecco i nostri consigli.

Ciuccio per il neonato: come sceglierlo

Per capire quale ciuccio scegliere, dobbiamo prima sapere come è costruito. Il succhietto, infatti, si compone di tre parti:

  1. Tettarella: la parte sporgente che il neonato metterà in bocca.

  2. Scudo: il disco su cui poggia la tettarella.

  3. Anello: posto dietro lo scudo, di solito usato per tenere con le mani il ciuccio.

La tettarella è la parte più importante del ciuccio, perché è quella con cui il bambino ha il contatto diretto. Quindi, per capire quale si adatta di più alle nostre esigenze, dobbiamo analizzare i diversi tipi di forma, materiale e dimensione in cui può essere fatta:

  1. La forma può essere:

  • ciliegia

  • Anatomica

  • goccia

La tettarella a ciliegia, essendo più morbida e simile al seno della mamma, è perfetta per i bambini più piccoli. Le altre due, invece, vanno bene per una fase successiva.

  1. Il materiale, di solito, si distingue tra:

  • Il silicone

  • Il caucciù

C’è da precisare che spesso il ciuccio è mono materiale, quindi il discorso su questo aspetto vale per tutti i suoi componenti. In ogni caso, il silicone  tende a non deformarsi nel tempo e quindi è più adatto ai primi mesi di vita, mentre il caucciù tende a cambiare forma ed è più adatto nei mesi successivi, quando iniziano a spuntare i primi dentini. 

Infine, altro aspetto molto importante su cui porre la nostra attenzione nella scelta del ciuccio sono le dimensioni, che incidono anche sullo sviluppo della bocca del bambino. Di solito, troverete i ciucci di grandezze diverse, divisi per fasce di età. Comunque, considerate che occorre cambiare il ciuccio intorno ai 6 mesi e poi ai 18 mesi. 

Comunque, ricordatevi sempre di chiedere consiglio al vostro pediatra di fiducia per una scelta ponderata.

Alcune regole sul ciuccio per neonati:

Per evitare che il succhietto abbia degli effetti negativi sul vostro bambino, sarà necessario ricordare alcune semplici regole per il suo utilizzo:

  1. Si sconsiglia di darlo nei primi giorni di vita al piccolo, per evitare che questo diventi un elemento di disturbo nell’approccio con il seno della mamma.

  2. Non deve mai essere uno strumento utilizzato per calmare il pianto da fame, infatti non deve essere associato per nessun motivo all’allattamento. 

  3. Se il pianto del bambino avviene dopo un periodo passato nella culla o lontano dai genitori, probabilmente sarà dovuto alla mancanza del contatto con la mamma e il papà. In questo caso, è meglio prendere in braccio il piccolo e coccolarlo, infatti il ciuccio non deve diventare un sostitutivo dell’affetto. 

  4. Assicurarsi sempre che il succhietto (in particolare la tettarella) sia in ottime condizioni, soprattutto igieniche: sterilizzarlo spesso, almeno per i primi sei mesi, dopo potrà bastare anche l’acqua. 

  5. Controllare che non sia rotto e non perda pezzi, altrimenti andrà immediatamente sostituito.

  6. Non immergerlo in sostanze particolarmente dolci per renderlo più appetibile e soprattutto MAI nel miele, perché potrebbero esserci gravi conseguenze per il neonato. 

  7. Togliere il ciuccio intorno ai 2-3 anni di vita, altrimenti rischia di diventare una forma di dipendenza malsana.

  8. Non legarlo mai al collo del bambino, per evitare che si strozzi.

Ciuccio: vantaggi e svantaggi:

In linea generale, è stato dimostrato che il ciuccio, utilizzato in maniera intelligente e seguendo anche i consigli del pediatra, non provoca danni alla salute del neonato, soprattutto per quanto riguarda la bocca. Dunque, se non diventa una dipendenza o il sostitutivo di alcuni bisogni primari, come il cibo e l’affetto, non sembrerebbe avere grossi svantaggi per il bambino. 

Al contrario, sembra presentare diversi vantaggi, come ad esempio: consola e rilassa il piccolo, lo sprona a seguire un suo istinto, favorisce la coordinazione deglutizione – respiro, riduce il rischio di apnee notturne e della morte in culla.

Come togliere il ciuccio:

Nonostante tutti i suoi lati positivi, abbiamo detto che il succhietto deve essere tolto al piccolo intorno ai 2-3 anni per evitare che si trasformi in un oggetto negativo per il suo sviluppo personale. Dunque, vediamo come procedere al distacco senza provocare traumi:

  1. Non siate aggressivi nel toglierlo al bambino, ma iniziate con piccoli passi. Insomma, non fate sparire il ciuccio all’improvviso!

  2. Rendete vostro figlio partecipe di questa decisione. Spiegategli che è grande, che è ora di passare ad altre abitudini e chiedetegli cosa ne pensa. 

  3. Trasformate questo momento in un gioco piacevole: date delle ricompense per i risultati ottenuti, complimentatevi con il bambino e consolatelo se dimostra difficoltà o tristezza.

  4. Evitate di togliere il ciuccio in concomitanza con altri cambiamenti importanti nella vita del piccolo.

  5. Non cedete alle richieste imploranti di vostro figlio: siate gentili ma decisi.

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