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Quante e quali tipologie di pellet esistono?

sacchi di pellet

Qual è il miglior pellet? Quanti tipi ne esistono e come sceglierlo? Una guida per orientarsi a una fonte combustibile alternativa. 

 

combustibile ecologico, economico e molto efficiente. Può essere utilizzato per alimentare stufe o camini e permette di riscaldare casa con una spesa minima. Si tratta di un combustibile ottenuto dagli scarti della lavorazione del legno, quindi è interamente riciclabile e a basso impatto ambientale.

bonus per l’acquisto di stufe a pellet e impianti di riscaldamento a biomasse, quindi anche l’investimento iniziale viene abbattuto.

Come scegliere il miglior pellet

  • Potere calorifico. In pratica si tratta della quantità di calore che viene liberata dalla combustione di un certo materiale. Viene misurata in kWh per Kg. Un ottimo pellet possiede un potere calorifico di almeno 4,5 kWh per Kg. Maggiore è questo parametro e migliore sarà la resa.
  • Residuo di cenere. Una quantità di cenere maggiore generata durante la combustione significa maggiore necessità di manutenzione. La cenere infatti deve essere regolarmente rimossa per evitare che danneggi il meccanismo della stufa e provochi sprechi. Questo valore non dovrebbe mai superare l’1%.

Oltre a questi due fondamentali parametri, per renderti conto se stai acquistando del buon pellet controlla che non contenga additivi chimici. Se il pellet è puro, è sicuramente di qualità migliore.

Quali tipologie di pellet esistono?

  • Pellet di abete. Questo è in assoluto il più ricercato in Italia e può essere rosso o bianco. La caratteristica che lo rende così apprezzato è il fatto che produce davvero pochissima cenere. Altro vantaggio è il fatto che consumi poco, tuttavia ha anche una resa minore delle altre tipologie. Come tutti i legni dolci, il pellet di abete sprigiona un elevato calore in breve tempo.
  • Pellet di faggio. Anche questa tipologia è considerata di ottima qualità e il suo più grande vantaggio è che ha una resa molto elevata. Il potere calorifico è eccezionale, la più alta, ma si consuma anche molto rapidamente. Il faggio sviluppa un rendimento termico meno intenso ma più costante nel tempo.
  • Pellet misto di abete e faggio. Scegliendo questa tipologia, si ottengono i vantaggi dell’uno e dell’altro tipo di legno. La lunga durata del pellet di abete si combina infatti con l’elevato potere calorifico del pellet di faggio. Considera che spesso questo tipo ha un prezzo più elevato degli altri.
  • Pellet misto. All’interno di queste confezioni puoi trovare infatti legni diversi, in proporzioni variabili a discrezione del produttore. Non puoi sapere dunque quali sono le caratteristiche del pellet che acquisti e nemmeno quale sia la sua qualità.

Che differenza c’è tra il pellet A1 e A2?

  • Il pellet in classe A1 è quello di qualità migliore perché ha un potere calorifico uguale o superiore a 4,6 kWh per Kg. Inoltre ha un contenuto di ceneri massimo di 0,7%.
  • Il pellet di classe A2 è leggermente peggiore perché presenta un contenuto di ceneri non superiore al 1,2%.
  • Il pellet di classe B è il peggiore, sia per potere calorifico che per residuo di cenere, che può arrivare fino al 2%.

Il miglior pellet per casa tua: quale acquistare?

Sulla base delle informazioni che hai trovato in questo articolo, abbiamo selezionato alcune buone marche di pellet. Sono di legni diversi per rispondere alle diverse esigenze.

Pellet di faggio

Pellet di abete

Pellet di abete e faggio

Pellet misto

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