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Monitor per lo smart working: lavorare da casa con quello giusto è più facile

scrivania con monitor

Con molti di noi che oramai lavorano da casa, (qui alcune letture per capire il fenomeno smart working) la necessità di acquistare un monitor da abbinare al portatile, è divenuta una questione centrale. Dovendo ricreare una sorta di ufficio domestico, la scelta non può ricadere su un modello qualsiasi, vista sia l'urgenza di adeguarsi alla nuova situazione sia di non stressare alla lunga la vista, peggiorando quella che invece potrebbe essere un'opportunità per lavorare meglio, riducendo gli spostamenti.

 

Trovare il monitor giusto non è di certo semplice, vista la varietà di offerte che c'è lì fuori. Anche perché offrire colori brillanti, chiari e precisi potrebbe non bastare. Chi lavora nel settore creativo potrà basarsi su questi elementi ma il lavoratore alle prese con fogli excel interminabili e documenti di testo, vorrà opzioni di riduzione della luce blu, di ottimizzazione energetica, mentre chi ha voglia di mantenere un certo stile, privilegerà i modelli dal design più ricercato.

 

Insomma, ce n'è davvero tutti i gusti ma in questa lista, noi di Consigli.it abbiamo messo assieme i modelli di monitor per lo smart working che cercano di coniugare il meglio delle tecnologie esistenti, senza lesinare su aspetto e dimensioni, perché se conta dotarsi di pannelli di qualità, anche l'occhio attento ai particolari, vuole la sua parte.

Eizo FlexScan

Sconosciuta ai più, Eizo è in realtà la compagnia che più di altre realizza monitor per lo smart worker contemporaneo. Il motivo? Il modello EV2360 eccelle praticamente in tutto: cornici sottilissime, corpo mai ingombrante, varietà di connessioni e funzioni pensate per il risparmio energetico. Il pannello da 1920x1200 pixel è estremamente versatile e funzionale per il lavoro da ufficio. L'EV2360 convince con una visione nitida e dettagliata e un'eccellente leggibilità.

Philips Monitor 241B8QJEB

L'esperienza di Philips si fonde in questo monitor da 24 pollici, che ha molti pregi e qualche difetto. Tra tutti, un pannello che è solo LCD, e che lascia intravedere qualche imperfezione di troppo soprattutto durante i video e la ricerca dei colori più naturali possibile. Lavorarci con Photoshop insomma non è il massimo ma per la stragrande maggioranza dei professionisti di altri settori, andrà più che bene. Non ha l'attacco VESA ma un sistema proprietario molto semplice e flessibile da agganciare e staccare. Un pregio è sicuramente il corpo leggermente piegato in avanti, che consente al monitor di adattarsi anche a scrivanie piccole. Ha tutte le connessioni di cui possiamo aver bisogno e una comoda base su cui appoggiare piccoli oggetti.

Dell Ultrasharp

Lo schermo può essere facilmente commutato in una vista orizzontale o verticale per adattarsi alle diverse esigenze o allo spazio sulla scrivania. Se da un a parte è sul lato più costoso della fascia di prezzo, dall'altra vanta precisione del colore, menu di facile utilizzo, quattro diverse modalità di visualizzazione HDR e un pannello antiriflesso. Inoltre, ha una risoluzione 4K che non è proprio da tutti.

Acer XR342CK

Un monitor ultrawide, dalle dimensioni importanti ma anche dalle enormi possibilità. Lo spazio visualizzabile dell'Acer XR342CK è poco meno di quello che si ottiene da due monitor da 24 pollici. Il suo supporto regolabile si solleva, si inclina e ruota mentre le due porte HDMI e DisplayPort offrono molti modi per collegare i dispositivi. XR342CK è l'unico ultrawide in questa fascia di prezzo con una porta USB-C che permette persino di agganciare un cavetto per alimentare un notebook Windows o un MacBook. E viaggia pure su una frequenza di aggiornamento da 100 Hz, il che lo rende una scelta di prestigio pure per i giochi.

Benq Pd3200U

Con le sue grandi dimensioni e il supporto al 4K, con il Benq Pd3200U non si dovranno affaticare gli occhi per svolgere il lavoro per tante ore al giorno. Possiamo facilmente visualizzare fogli di calcolo e file fianco a fianco, senza la necessità di un secondo monitor. Inoltre, è possibile regolare l'altezza e inclinare il pannello per adattarlo al meglio alla visione di documenti e progetti in modalità verticale.

Samsung C34G55

Samsung ha nel suo portafoglio un sacco di monitor ma questo guarda spiccatamente al mondo del lavoro. Il motivo? Grazie alla risoluzione WQHD, con un numero di pixel che è circa 1,7 volte maggiore di quello del Full HD, il modello in questione mostra immagini nitide e dettagliate e crea uno spazio di lavoro più ampio. La modalità Eye Saver e la tecnologia Flicker Free permettono di non stancare gli occhi dopo lunghe sessioni di produzione.

Samsung Space Monitor

L'alternativa, di classe ma non solo, è lo Space Monitor di Samsung da 32 pollici. Ha un sistema innovativo che sfrutta una base a morsetto per tenerlo agganciato a qualsiasi superfice abbia un minimo di spessore. Ciò lo rende particolarmente utile per gli spazi piccoli, per una resa minimale sulla scrivania o semplicemente per rendere più di design la postazione. Anche perché, in questo modo, si può scegliere di tenere il pannello dritto, ipoteticamente fisso al muro, oppure inclinarlo in avanti per portarselo più vicino. Ed è 4K, il che non guasta mai.

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