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Libri di cucina famosi tutti da collezionare

3 libri di cucina famosi sfondo verde
I libri da cucina sono tesori da collezionare e consultare quando si è a corto di idee o si vogliono stupire i propri invitati. Scoprite la nostra selezione dei più famosi in commercio!

Un libro di cucina non è soltanto un libro di ricette. Può anche essere una biografia e all’interno conservare delle ricette, o una raccolta di saggi dove cucina e scrittura convivono, o ancora un romanzo che include le istruzioni per la preparazione di piatti che svelano poi caratteristiche importanti del personaggio creando un climax o un simbolismo. Gli autori vorrebbero che i lettori consumassero questi libri in più di un modo: con gli occhi, la mente, il cuore e il palato.

Libri di cucina: dai diari della nonna, alla grande editoria

In origine i libri di cucina erano appunti presi su fogli di quaderni o agende, scritti con calligrafia sottile e precisa, frutto di prove e fallimenti, esperimenti e consigli. 

 

Chi li sfogliava si trovava di fronte a dosi, gradi, tempi di cottura, spesso le pagine presentavano tracce di farina, gocce di olio o burro, segni di dita che le avevano sfogliate tra un impasto e l’altro, come testimoni di momenti concitati in attesa degli ospiti o ritagli di tempo da dedicare ad una passione. Questi quaderni venivano tramandati da madre a figlia, da nonna a nipote, passavano di mano in mano come fossero tesori di inestimabile valore, e in qualche modo lo erano, perché oltre alle ricette, raccontavano la storia di una famiglia e le sue tradizioni.

 

Negli anni molte ricette sono cadute in disuso perché cambiano i tempi e cambiano i gusti, ciò che una volta era considerato prelibato, oggi viene guardato con un misto di disgusto e incredulità.  L’editoria nazionale ha fiutato molto presto il potenziale dei libri di cucina. 

A partire dagli Anni ’50 e ’60 le giovani donne, nella maggior parte dei casi, vivevano la cucina come un atto di accudimento nei confronti del marito prima e anche dei figli poi. 

Nelle mensole o sui ripiani delle librerie, affianco ai tradizionali quadernetti scritti a mano, erano presenti volumi elegantemente rilegati di ricettari. 

 

Era possibile trovare libri, perfettamente ordinati per categoria, riguardanti la preparazione di antipasti, primi piatti di carne, pesce o riso, secondi piatti e persino dessert. Si passava dai grandi classici della gastronomia fino all’accostamento di sapori improbabili o innovativi per l’epoca come le pennette alla vodka, gli involtini di speck e prugne o il vitello tonnato, oggi dei must. 

 

Non solo, alle giovani spose erano destinati i libri di cucina, ovviamente, ma anche alle brigate dei ristoranti, dove alle enciclopedie si preferivano testi specifici. Fortunatamente l’emancipazione e il progresso hanno fatto il loro corso mantenendo comunque florido il mercato dei libri di cucina, ma modificando e ampliando i fruitori che sono donne, uomini, ma anche adolescenti che semplicemente vivono la cucina come una forma d’arte e tra le pagine dei libri, spesso scritti da grandi chef o personaggi del mondo della tv, cercano ispirazione e consigli.

Da chi fu scritto il primo libro di cucina?

A dispetto di quanto si possa immaginare, il primo libro di cucina non fu scritto da una donna, ma da un uomo: Miteco Siculo. Vissuto a Siracusa nel V secolo a.C., a lui si deve il merito di aver portato in Grecia, precisamente a Sparta e ad Atene la cucina siciliana grazie al suo “Manuale di Cucina” che consisteva in una raccolta di ricette di cucina siciliana e che oltre ad essere il primo libro di cucina nella storia, fu anche il primo ad essere tradotto in greco.  Un successo senza eguali che portò Miteco Siculo nell’empireo dei padri fondatori della gastronomia italiana.

Dalle ricette ai consigli per una vita sana: evoluzione dei libri di cucina

Miteco Siculo fu l’apripista, ma dopo di lui, nei secoli si sono avvicendati autori di ricettari e libri, alcuni dei quali sono passati alla storia e sono tuttora oggetto di studio, oltre che punto di riferimento per professionisti e amatori.

Ciò che salta subito all’occhio è che la maggior parte dei libri, in origine erano opera di cuochi di sesso maschile, come ad esempio il famoso "De Arte Coquinaria" di Martino da Como, ancora oggi considerato il principe della cucina italiana del Rinascimento.

Nel suo libro, oltre alle ricette, sono elencati preziosi consigli sui vari tipi di cottura e le proprietà degli alimenti.

 

Da Martino da Como in poi infatti, si diffonde l’abitudine di ampliare i libri di cucina con consigli e indicazioni nutrizionali o addirittura dietetici. Nel 1800 i grandi cuochi decidono di omaggiare il popolo con libri di cucina contenenti ricette semplificate e alla portata di tutti, in alcuni casi questi libri diventano veri e propri manuali didattici corredati da storielle attinenti alle ricette o aneddoti sulla vita privata dell’autore, ne è un esempio di eccezionale interesse “La fisiologia del gusto” di Brillat Savarin, pubblicato nel 1914 che addirittura mescola con sapienza digressioni filosofiche, cucina e arte.

 

Il XXI secolo ha visto entrare scendere in campo chef stellati che hanno aperto le porte delle loro cucina alle telecamere e di conseguenza anche all’editoria, ma anche professionisti nel settore della nutrizione che hanno studiato e proposto ricette salutari e al tempo stesso gustose.

I libri di cucina più famosi

Nel mare magnum dei libri di cucina, alcuni meritano non solo di salire sul podio dei più famosi, ma anche di essere letti e tramandati.  Noi ne abbiamo scelti 5, diversi per stile e tematica e quindi perfetti per soddisfare le esigenze di tutti, compresi i palati più esigenti.

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