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Henné per capelli: 6 cose da sapere

hennè per capelli

Sicuramente sai che l’henné viene utilizzato per colorare i capelli in modo naturale. Forse però ci sono alcune cose ancora non sai su questo colorante dalle origini antiche, che da secoli viene utilizzato dalle donne orientali e nordafricane. Ecco 6 cose da sapere sull’henné per capelli.

1) Cos’è l’henné e che origini ha

L’henné è una polvere che si ricava dalla pianta Lawsonia Inermis. Questo è un arbusto che può raggiungere l’altezza di 7 metri e che cresce spontaneamente in Asia Minore, in Nord Africa, in India e in Iran. Oggi viene coltivata in tutto il bacino mediterraneo. Foglie e rami della Lawsonia vengono essiccati e macinati. Si ricava così una polvere di colore giallo-verde che ha potenti effetti coloranti. Le proprietà tintorie della pianta sono note fin dall’antichità. Per secoli l’henné è stato usato per colorare gli abiti, ma non solo. I primi a utilizzarlo sui capelli furono gli Egizi, mentre gli Assiri lo impiegavano come inchiostro per realizzare elaborati tatuaggi. In Nord Africa, in India e in tutti i paesi Arabi, le foglie di Lawsonia sono ancora oggi usate per creare tatuaggi simbolici sulla pelle in occasione di cerimonie.

2) Come si usa l’henné sui capelli

L’henné per capelli è quindi l’ideale per ottenere una colorazione naturale, anche sui capelli bianchi. Tuttavia, è bene sapere che il colore finale dipende dal colore di partenza, quindi ognuno di noi avrà una tonalità diversa anche partendo dalla stessa polvere. Ecco come procedere.

  • Stempera 100 grammi di polvere in acqua molto calda, aggiungendo 10 gocce di succo limone. Questo aiuterà a fissare meglio il colore sul capello. Il composto deve essere liscio e omogeneo, una sorta di pastella cremosa e non troppo liquida.
  • Lascia questa miscela a riposo per una notte o comunque per almeno 6-8 ore.
  • La miscela di henné va applicata sui capelli puliti e perfettamente asciutti. Solo così il colore riuscirà a fissarsi bene.
  • Una volta applicata, lascia in posa per un periodo compreso tra 1 e 3 ore. Più lungo è il tempo di applicazione e più il colore ottenuto sarà intenso.
  • Lava i capelli come al solito con lo shampoo finché l’acqua non sarà completamente pulita. Meglio utilizzare acqua fredda o comunque non troppo calda.

3) Quanto dura l’effetto dell’henné?

Questa è una domanda che si fanno in molti. Sia la tonalità della colorazione che la durata dell’henné sono infatti molto soggettivi. Dipendono dalla struttura del capello ma anche dal tempo di posa e da come è stata preparata la miscela. In media, possiamo però dire che la colorazione dura dalle 4 alle 6 settimane. Il colore tende però a sbiadire ad ogni shampoo, quindi man mano che passa il tempo potresti notare un cambiamento della tonalità. Il vantaggio è che non si noterà l’effetto ricrescita perché l’henné va in qualche modo a legarsi e arricchire il tuo colore naturale, quindi lo stacco non sarà mai troppo evidente.

4) Meglio l’henné o la tinta chimica?

Sono due cose diverse e ognuno sceglierà in base alle proprie preferenze.

  • La tinta cambia il colore del capello grazie ad una reazione chimica che permette alla colorazione di penetrare all’interno del pelo. Per questo, il colore che scegli è il colore che vedrai poi sui tuoi capelli. Quando i capelli ricrescono, l’effetto ricrescita è ben visibile.
  • L’henné invece colora la parte esterna del capello. Il colore che si ottiene dipende quindi da quello di partenza e continua a cambiare anche nelle settimane successive. Si ottengono capelli dalle mille sfumature, senza effetto ricrescita.

Un altro aspetto da considerare riguarda anche la salute dei capelli. Per quanto le tinte chimiche siano sempre meno aggressive per capelli e cuoio capelluto, non c’è paragone con i benefici portati dall’henné. Questa polvere ha effetti antisettici, antiforfora, riequilibranti e purificanti in caso di eccessiva produzione di sebo.

5) Henné per capelli: è sicuro?

Sì, l’henné è assolutamente sicuro tanto per il fusto quanto per il cuoio capelluto. Anzi, possiamo dire che è un vero e proprio trattamento di benessere. Non devi quindi preoccuparti se hai la cute delicata o i capelli fragili, puoi solo trarre giovamento dall’utilizzo di questa preziosa polvere. L’unica attenzione da avere è per il potere colorante della tintura. Dovrai coprire con molta cura i tuoi abiti perché, in caso di macchia, sarà davvero difficile eliminare le tracce di henné. Usa invece un po’ di crema idratante per proteggere le parti del viso che potrebbero macchiarsi e dei guanti per la preparazione e l’applicazione. Inoltre, evita di usare l’henné sui capelli tinti perché potresti ottenere colorazioni non proprio desiderate (di solito tendono al verde!). Non c’è invece alcun pericolo di reazioni cutanee o allergiche.

6) Quali tipi di henné esistono?

Esistono diverse tonalità di henné per capelli, non solo il classico rosso ramato. Queste si ottengono da altre piante ma anche dalla miscela di foglie di Lawsonia con altre piante che hanno effetti coloranti. Inoltre, tinte più o meno intense si possono ricavare da piante cresciute in diversi paesi del mondo. Le principali tipologie sono:

Henné neutro

Non ha potere colorante e viene usato per le sue proprietà benefiche.

Henné rosso

Quello tradizionale, ottenuto dalla polvere di Lawsonia. Se ne trovano varianti più o meno intense, con riflessi mogano o ciliegia.

Henné biondo

Si ottiene dal mix tra henné neutro e altre erbe tintorie tra cui cassia obovata, camomilla e rabarbaro.

Henné castano

Dalla combinazione della polvere di Lawsonia con altre erbe coloranti si ottengono anche diverse tonalità di castano. Da utilizzare esclusivamente su capelli già castani.

Henné nero

Questo si ricava invece da un’altra pianta, la Indigofera Tinctorium e regala una colorazione molto scura, vicina al nero appunto.

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