Era un undicenne come tanti altri quando nel 2000 fu scelto dalla Warner Bros per diventare Harry Potter sul grande schermo: da allora sono passati due decenni e il volto di Daniel Radcliffe è uno dei più noti al mondo. Trenta candeline da soffiare il 23 luglio, l’attore è l’unico figlio dell’agente di casting Marcia Jeannine Gresham e dell’agente letterario Alan George Radcliffe: non sorprende quindi che, all’età di 10 anni, iniziasse già a recitare in un film TV della BBC, David Copperfield, in cui interpretava il giovane protagonista. Il successo però arrivò l’anno seguente quando fu scritturato nella saga fantasy tratta dai romanzi di J.K. Rowling che lo avrebbe accompagnato fino ai 22 anni. E poi? Conclusa l’avventura di Harry Potter, Radcliffe ha continuato a recitare: innanzitutto a teatro (in diverse produzioni tra Londra e New York) e poi anche al cinema tentando di incarnare dei ruoli il più possibile lontani a quelli del maghetto più famoso al mondo.
Ecco i cinque film da non perdere per scoprire che Daniel Radcliffe è molto più di Harry Potter.
Tra thriller e horror

Ombre misteriose, ragnatele e paludi plumbee fanno da cornice alla ghost story The Woman in Black, tratta dall’omonimo romanzo di Susan Hill e diretta da James Watkins. Ci troviamo nell’Inghilterra dei primi del ‘900 e il protagonista è proprio Daniel Radcliffe che interpreta un giovane avvocato londinese, rimasto da poco vedovo con un figlio piccolo. Costretto a recarsi in uno sperduto villaggio per risolvere le questioni legate all’eredità della defunta proprietaria di Eal Marsh House, si troverà a doversi confrontare con l’accoglienza ostile e sospettosa degli abitanti, convinti che in quella casa abiti una “Donna in Nero” che vaga cercando vendetta e decidendo l’amara sorte di molti bambini. Pura superstizione? L’ex maghetto si cala in questa storia, a metà tra il thriller e l’horror, con disinvoltura e credibilità, dimostrando, a un anno dalla fine della saga di Harry Potter, di essere versatile e capace di sostenere sulle proprie spalle un film intero. Uscito nel 2012, il film diventò l’horror britannico di maggior successo degli ultimi 20 anni.
Sulle orme della Beat Generation
Nel 2013, Daniel Radcliffe diventa il poeta Allen Ginsberg in Giovani ribelli – Kill Your Darlings. Il film, presentato alla Mostra del cinema di Venezia, narra la vicenda attorno all’omicidio di David Eames Kammerer, avvenuto per mano di Lucien Carr IV nel Riverside Park di New York nell’agosto del 1944. Ispirato al romanzo di Jack Kerouac e William S. Burroughs, E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche, il lungometraggio è una rappresentazione della cosiddetta ‘Beat generation’. Nonostante Dane DeHaan nei panni di Lucien Carr, sia un vero e proprio co-protagonista, la storia segue il punto di vista di Ginsberg, dunque Radcliffe è ancora una volta fulcro della narrazione. Il genere e lo stile sono completamente diversi da qualsiasi altro titolo girato in precedenza, ma il giovane è perfettamente a suo agio nel ruolo e convince critica e pubblico.
Una storia d’amore

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