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Come pulire le cuffie: 3 metodi infallibili

accessorio per pulire cuffie e airpods
Tutti utilizzano le cuffie, ma non sempre si bada all'igiene di questo accessorio. Vi sveliamo 3 metodi infallibili per cuffie sempre nuove e perfette.

Quando si acquista un dispositivo mobile, il primo pensiero è associare le cuffie, che sono in assoluto gli accessori più venduti e più utilizzati. Le cuffie non solo permettono di tutelare la privacy, ma sono anche indice di buona educazione perché, soprattutto nei luoghi pubblici, fanno sì che le vostre conversazioni o la musica che ascoltate, non arrechino disturbo agli altri. Negli store è possibile reperire cuffie di qualunque tipologia, ma per quanto si possa averne cura, tutte tendono a sporcarsi e diventare ricettacoli di germi

 

Una cattiva manutenzione delle cuffie inoltre, rischia di comprometterne il funzionamento, non è un caso che siano tra gli accessori che vengono sostituiti più spesso. Il problema che si riscontra è l’accumulo di polvere e pelucchi perché le cuffie vengono riposte nelle borse, negli zaini o in tasca, inoltre stando a stretto contatto con il padiglione auricolare, vengono a contatto con il cerume. Pulire e manutenere le cuffie non è un'operazione difficile, ci vuole poco tempo, e ne preserva la durata nel tempo, oltre a garantire la nitidezza del suono.

 

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Dalle prime cuffie agli auricolari a conduzione ossea

Di cuffie si iniziò a discutere già nel 1800 perché gli operatori dei centralini, il cui lavoro era mettere due utenti in collegamento tra loro, avevano bisogno di entrambe le mani libere, cosa che non poteva accadere con la classica cornetta del telefono. Circa un secolo dopo, l’ingegnere Natheniel Baldwin realizzò un rudimentale prototipo di amplificatore ad aria compressa.  L’idea sembrava funzionare, tanto che furono acquistati parecchi esemplari da parte della Marina Militare statunitense che ne fece largo uso durante la Guerra e nel frattempo Baldwin poté aprire la prima azienda specializzata in cuffie.

 

Le prime cuffie dinamiche furono lanciate sul mercato dall’azienda tedesca Beyerdynamic, erano le DT48, anche queste utilizzate soprattutto in ambito militare. Furono le K120 dell’azienda austriaca AKG che grazie ad un evidente miglioramento nella qualità sonora, iniziarono ad incuriosire il grande pubblico.

 

Fu però John Koss, nel 1958 a produrre le cuffie che conquistarono soprattutto i più giovani che le utilizzavano per ascoltare musica. Dagli Anni ’60 in poi la tecnologia delle cuffie si è evoluta senza sosta e la spinta decisiva è arrivata dall’invenzione del walkman, prodotto e distribuito dalla Sony a livello mondiale con oltre 330 milioni di esemplari venduti. Le cuffie da quel momento sono diventate indispensabili compagne di vita e sono passate alla storia per il loro design caratterizzato dalla fascetta in metallo flessibile che veniva posizionata sulla testa, a cui erano collegati i due speaker che coprivano il padiglione auricolare, i braccetti in plastica che ne regolavano la posizione e il cavo che terminava con il jack. Sul finire del XX secolo, la tecnologia navigava a gonfie vele, erano gli anni del bluetooth, degli MP3, degli iPod e dei primi smartphone, la riduzione delle dimensioni dei dispositivi impose anche un ridimensionamento delle cuffie. Nel frattempo le cuffie diventano minuscole e scompare l’archetto.

 

Anche il cavetto, che tanti dolori ha causato agli utenti per la sua innegabile capacità di attorcigliarsi su sè stesso nei momenti meno opportuni, diventa obsoleto, così a partire dal 2016 viene eliminato insieme al jack audio grazie alla tecnologia wireless. Eppure la moda ha sempre avuto una verve nostalgica, anche in fatto di tecnologia, così accanto alle minuscole cuffie wireless, convivono pacificamente e si godono la loro larga fetta di mercato, anche le cuffie vintage, grandi, tonde, colorate e con una chiara ispirazione agli Anni ’80. L’ultima frontiera sono le cuffie a conduzione ossea, che sfruttano una nuova tecnologia che permette al suono di propagarsi attraverso le ossa del cranio arrivando direttamente al sistema uditivo senza intaccare il timpano.

Cuffie auricolari: quanti modelli esistono in commercio

Le cuffie non sono tutte uguali, spesso vengono vendute insieme allo smartphone, ma quando si decide di sostituirle o semplicemente di comprarne un nuovo paio, si può fare una selezione più accurata. 

Vediamo quanti modelli esistono in commercio:

  • Auricolari Ear buds: sono i più resistenti in commercio e anche i più piccoli, vengono usati con tutti i dispositivi mobili. Gli auricolari Ear bud si poggiano all’ingresso del canale uditivo, la qualità del suono è buona, ma non garantiscono un isolamento sonoro totale, inoltre tendono a cadere spesso. Vengono prodotte dotate di cavetto e in versione wireless.

  • Auricolari In ear: di piccole dimensioni, si inseriscono nel canale uditivo e si adattano facilmente grazie alle apposite coperture in silicone. La qualità del suono è molto buona, garantiscono un miglior livello di isolamento rispetto agli Ear buds e sono più stabili. La vicinanza al timpano garantisce un miglior ascolto, ma allo stesso tempo stressano di più l’apparato uditivo se utilizzati a lungo. Vengono prodotte sia nella versione con cavetto, che nella versione wireless.

  • Cuffie sovraurali: Si appoggiano al padiglione auricolare e garantiscono una qualità del suono eccellente. L’archetto dal gusto vintage le rende particolarmente comode, ma non garantiscono un perfetto isolamento dall’esterno e tendono a surriscaldare l’orecchio se usate per molto tempo.

  • Cuffie circumaurali: coprono l’orecchio per intero, offrono una qualità del suono professionale e garantiscono prestazioni elevate. Isolano l’udito dall’esterno e l’imbottitura le distacca leggermente dall’orecchio evitando il surriscaldamento.

Come pulire le cuffie

Per pulire le cuffie ci sono vari metodi casalinghi, è possibile usare ad esempio un cotton fioc imbevuto di alcool, il cavetto può invece essere pulito usando un panno o un batuffolo con del detergente. Tuttavia queste soluzioni non sono sempre sicure perché un’eccessiva quantità di prodotto potrebbe rovinare il dispositivo o i materiali di cui è composto, per questo motivo abbiamo il consiglio giusto per voi. Ecco 3 metodi infallibili per mantenere pulite e igienizzate le vostre cuffie con una spesa minima e una massima resa:

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