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Amazon acquisisce Bee, startup AI wearable: potenzialità e rischi privacy

Aggiornato il 23 Luglio 2025
di Marco Ponteprino

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Logo amazon su schermo del telefono
La startup Bee diventa proprietà di Amazon: di cosa si tratta e quali sono le intenzioni colosso tecnologico a riguardo?

Amazon ha annunciato l’acquisizione della startup Bee, compagnia con sede a San Francisco, impegnata nel mercato dei dispositivi indossabili dotati di Intelligenza Artificiale integrata.
Come riportato dal sito di TechCrunch, la conferma è arrivata direttamente da Maria de Lourdes Zollo, cofondatrice e CEO della startup.


Bee è un progetto nato nel 2022 e che, nel corso del 2024, ha raccolto un finanziamento di ben 7 milioni di dollari per portare avanti la sua idea di creare una sorta di "smartphone da polso". Il braccialetto che è nato da questo concept è in grado di offrire accesso diretto a notifiche, calendari e messaggi personali dell'utente.


Il prodotto, di fatto una sorta di fitness tracker, ha una caratteristica che lo distingue nella sua nicchia di mercato. Stiamo parlando di una serie di microfoni integrati che permettono al dispositivo di ascoltare tutto ciò che viene detto nelle vicinanze. In questo modo, grazie al supporto della già citata AI, lo stesso è in grado di generare elenchi di cose da fare, promemoria e tanto altro.


Al di là dell'idea interessante, questo dispositivo comporta anche innegabili criticità per quanto concerne la privacy. Proprio per questo motivo, Bee ha integrato un sistema per "mettere in pausa" i microfoni quando l'utente non vuole essere ascoltato.
Il prodotto in questione ricorda vagamente Humane AI Pin di Humane, un progetto simile che ha però portato a un prodotto dal costo elevato (499 dollari contro i 50 del dispositivo di Bee).


Amazon e Bee: salto di qualità per Alexa+?

Amazon, dal canto suo, spera che questa acquisizione possa portare a notevoli sviluppi in futuro. D'altro canto anche altri giganti tech si stanno muovendo in questa direzione.
OpenAI, per esempio, ha di recente investito 6,5 miliardi di dollari nell’acquisizione della startup io fondata dall’ex designer Apple Jony Ive, mentre Meta e la stessa compagnia di Cupertino stanno integrando sistemi AI rispettivamente negli occhiali smart.


Amazon, dal canto suo, dopo il rilascio degli smart glasses Echo Frames e la chiusura del progetto Halo nel 2023, ha dimostrato di voler ampliare la propria visione oltre la domotica e gli smart speaker della linea Echo.


Con Bee, Amazon punta ora a offrire esperienze legate all'AI sempre più personalizzate e indipendenti dai dispositivi tradizionali domotici. Nonostante non siano trapelate indicazioni riguardo l'impegno pratico di Bee in progetti specifici, diversi addetti ai lavori hanno azzardato che tutto ciò potrebbe comportare sviluppi per quanto concerne Alexa+.


Questione privacy

Come già accennato, la questione privacy legata al dispositivo di Bee è alquanto delicata.
Nonostante le premesse poco rassicuranti, la stessa startup assicura di aver applicato una politica rigorosa per preservare la riservatezza degli utenti. Per esempio, gli stessi possono cancellare i propri dati in ogni momento e nessuna registrazione audio viene utilizzata per il training dell’AI.


Bee sta inoltre sviluppando funzionalità avanzate come la possibilità di delimitare argomenti o luoghi in cui la raccolta dati viene automaticamente interrotta, oltre all’abilitazione di modelli di AI elaborati direttamente sul dispositivo, riducendo così ulteriormente i rischi di intromissioni esterne o perdita di dati sensibili.

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